Sottocollana Contemporanea: NON CONVENTIONAL LITERATURE
Scripta volant, dalla rete alla carta; autrice Cris (Millefinestre)
"Cris vive a Torino dove è nata quando in tv c’era ancora Carosello.
Nel 2005 apre un blog in cui si versa per circa 3 anni.
In questo libro sono stati travasati alcuni bicchieri della sua produzione emozionale.
Prosit."
La scrittura è uno dei veicoli con cui tolgo l'eccesso dentro: forgio parole per far uscire ciò che non può stazionarmi . Scrivevo poesie, un tempo. Poi hanno inventato i blog, dovevo sfogare una relazione andata a male e ho cominciato a mettermi in vetrina, una sorta di autoanalisi contemporanea.
Finalmente piove.
Finalmente piove.
Finalmente.
Piove.
Un po’.
Si sentono le contrazioni del cielo. Cambia grigio, affetta il buio in piccole porzioni poi si spezza in un angolo di luce e ancora piombo sulle montagne. Acqua poca. Poco odore. Umido, umori ristretti, frazioni di piccole gocce fastidiose. Le nubi non si concedono. Come le amanti capricciose.
Guardo un disegno e vedo il sole e l’umore acqueo che lui ha messo sulla carta. Lui era come una sorta di flebo che tramite matita e qualche colore, nutriva i fogli dando loro vita, la vita che pulsava nelle donne che ritraeva. Un giro di vibrazioni, di energie.
Viaggio nella sua matita, mentre il cielo prende delle decisioni.
Cris (Millefinestre)
Scripta volant, dalla rete alla carta; autrice Cris (Millefinestre)
"Cris vive a Torino dove è nata quando in tv c’era ancora Carosello.
Nel 2005 apre un blog in cui si versa per circa 3 anni.
In questo libro sono stati travasati alcuni bicchieri della sua produzione emozionale.
Prosit."
La scrittura è uno dei veicoli con cui tolgo l'eccesso dentro: forgio parole per far uscire ciò che non può stazionarmi . Scrivevo poesie, un tempo. Poi hanno inventato i blog, dovevo sfogare una relazione andata a male e ho cominciato a mettermi in vetrina, una sorta di autoanalisi contemporanea.
Finalmente piove.
Finalmente piove.
Finalmente.
Piove.
Un po’.
Si sentono le contrazioni del cielo. Cambia grigio, affetta il buio in piccole porzioni poi si spezza in un angolo di luce e ancora piombo sulle montagne. Acqua poca. Poco odore. Umido, umori ristretti, frazioni di piccole gocce fastidiose. Le nubi non si concedono. Come le amanti capricciose.
Guardo un disegno e vedo il sole e l’umore acqueo che lui ha messo sulla carta. Lui era come una sorta di flebo che tramite matita e qualche colore, nutriva i fogli dando loro vita, la vita che pulsava nelle donne che ritraeva. Un giro di vibrazioni, di energie.
Viaggio nella sua matita, mentre il cielo prende delle decisioni.
Cris (Millefinestre)
Nessun commento:
Posta un commento